venerdì 8 ottobre 2010

Verona, ad Itaca Gallery la personale di Pietro Mancuso


Verona, ad Itaca Gallery la personale di Pietro Mancuso



Venerdì 15 ottobre, in occasione di ArtVerona,
l’inaugurazione con il critico Paolo Levi


Itaca Gallery, spazio per l’arte moderna e contemporanea in centro storico a Verona, inaugura venerdì 15 ottobre la mostra personale dell’artista Pietro Mancuso, con la presentazione del critico Paolo Levi (ingresso libero, inizio ore 19.00).

Dopo l’antologica di Ca’ da Noal a Treviso e la pubblicazione della monografia da parte di Giorgio Mondadori, il pittore e scultore Pietro Mancuso (Valdobbiadene, 1944) si è imposto nella scena nazionale come una delle figure più significate della ricerca figurativa degli ultimi anni, connotata da un forte simbolismo e una metafisica contemporanea.

Nella sua opera Mancuso ha rielaborato le avanguardie europee conosciute nei suoi viaggi giovanili, passando da un primo momento figurativo e naturalista, basato su una visione “reale” del mondo, ad un dialogo esasperato con la propria interiorità. Nei suoi quadri, si rileva un suggestivo intreccio di espressionismo metafisico-surreale, oggi tradotto in una pittura dell’inconscio di fortissimo lirismo emozionale e di autentiche esplosioni figurative.

Come ha scritto Paolo Levi “la pittura di Pietro Mancuso viene da lontano, da quel primo Novecento, dove il messaggio della visione è legata al fantastico che ben si coniuga al silenzio metafisico”. E ancora: “Mancuso è pittore del profondo inconscio e, in ogni composizione, rappresenta un palcoscenico silente dove è rappresentato il mistero. Ma l’immaginifico della sua forte fantasia porta in luce un’esplicita chiarezza di visione, sottolineata da un segno pittorico estremamente puntuale, di preziosa tonalità”.

Ad un passo da Piazza Brà, Itaca Gallery accoglie l’Archivio e la Collezione del veronese Aldo Tavella, oltre a promuovere altri artisti di area veneta, come Pietro Mancuso, Maurizio Camatta, Valerio De Marchi. Situata al primo piano di una elegante palazzina, la scelta di non avere “vetrina” si sposa con la volontà di accompagnare personalmente gli appassionati alla scoperta del lavoro degli artisti (si riceve su appuntamento, apertura al pubblico venerdì e sabato) e di salvaguardare il sapore autentico di un atelier d’artista.



La mostra sarà visitabile fino al 7 novembre, nei giorni di venerdì e sabato, dalle 11.00 alle 19.00 e su appuntamento (contattare mob. +39.347.6228954).



Pietro Mancuso – biografia

Pietro Mancuso nasce a Valdobbiadene, nel Trevigiano, il 9 settembre 1944. Nel 1962 inizia a girare per l’Europa con soggiorni prolungati in Svizzera e in Olanda. Visita le antiche cattedrali e le maggiori collezioni dei musei pubblici ammirando i capolavori di varie epoche. L’arte lo appassiona sempre più e decide di dedicarsi completamente alla pittura quando vede i dipinti degli espressionisti tedeschi: di Kirchner, Heckel e Kokoschka. Nel 1964-1965 lavora a Breda e poi a L’Aja, dipinge e tiene alcune mostre personali. Nel 1967 ritorna in terra veneta e completa il suo apprendimento — spronato da Giuseppe Mazzariol, docente di Storia dell’Arte all’Università di Venezia — studiando i maestri del Cinquecento veneto. L’anno seguente, alla personale tenuta ad Asolo, Giovanni Comisso elogia il suo lavoro e poco dopo, è Virgilio Guidi a consegnargli il Primo Premio Città di Belluno per la pittura. Seguono anni di ricerca in cui sedimenta quello che ha visto e studiato riproponendosi al pubblico nel 1977, nella natia Valdobbiadene, con una mostra dal titolo Metamorfosi nell’arte, ottenendo ampio apprezzamento dalla critica. Tale produzione di paesaggi e nature morte è tutta veneta nella tavolozza tonale, modulata da suggestivi effetti di luce, mentre la raffigurazione è caratterizzata da pennellate pastose e da un segno forte. Decide intanto di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove frequenta i corsi di disegno e di pittura di Renato Borsato. Nella seconda metà degli anni Ottanta ha inizio un mutamento che lo porterà a maturare un’originale cifra stilistica: crea scene con figure che paiono vivere in una dimensione onirica, calate in atmosfere impalpabili fatte di pennellate che adesso sono più fluide, come addolcite. Si susseguono le mostre personali: in diverse città italiane, dal nord al sud, e a Sydney, Montreal, Tokyo, Parigi. Nel frattempo a Roma vince il I Premio della RAI L’Ippocampo d’Oro. All’inizio del decennio successivo si rafforza la visione di un mondo dove sogno e fantasia si coniugano in rappresentazioni tematiche fortemente scenografiche, reinterpretando figure mitiche ma anche accadimenti reali, in bilico tra simbolismo, surrealismo, pittura visionaria e metafisica. Le forme diventano curvilinee, con un andamento flessuoso, e i colori viaggiano vieppiù verso valenze timbriche. Con il nuovo secolo la progressiva metamorfosi dei suoi personaggi — immersi nel crescendo di un racconto trasognato — ondeggia tra sensualità e un’inquietante stravaganza di affabulazione narrativa. Assestato su una cifra ormai inconfondibile l’artista amplia il suo repertorio con nature morte e paesaggi, che aveva lasciato un po’ da parte. Tra le ultime esposizioni da segnalare quelle a Possagno (Museo e Gipsoteca Canoviana), ad Asolo (Centro Culturale La Fornace), a Padova (Caffè Pedrocchi), a Palermo (Palazzo Pignatelli), a Venezia (Farmacia Monumentale).

Il suo atelier è una baita in legno isolata tra i vigneti e circondata dalle colline di Valdobbiadene.







ITACA GALLERY

Archivio Tavella



Vicolo S. Lorenzo, 4 int.1 - Verona

Mob. +39 347 6228954

info@itacagallery.com – www.itacagallery.com



Orari:

venerdì e sabato dalle 11.00 alle 19.00

Altri giorni su appuntamento.





Ufficio Stampa: Mara Bisinella – Mob. +39 339 6783954 – mara.bisinella@mabicomunicazione.com



Per informazioni :



Segreteria di ITACA Investimenti d’Arte

Dott.ssa Arianna Marchesan

+39347.0124255

Via Castelcies, 22

31034 Cavaso del Tomba (TV)

e-mail info@itacagallery.com

www.itacagallery.com

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