giovedì 14 ottobre 2010

Due parole con il Dott. MATTEO MARINI, autore del libro “PSICOLOGIA SGARBATA”

Due parole con il Dott. MATTEO MARINI, autore del libro “PSICOLOGIA SGARBATA”


Sopravvivere alle prove della vita e del lavoro non è sempre facile, soprattutto quando, metaforicamente parlando, vi tagliuzzate le vene un giorno si e quell’altro pure. Ma non è tutto perduto, come rivela lo psicologo Matteo Marini ad suggerendo consigli utili, anche se apparentemente sgarbati…
Qual è la volta che si è perso?
”Mi piace molto un detto yiddish che, più o meno, riporta le seguenti parole:“Quando non conosci la strada non chiedere indicazioni, rischieresti di nonperderti”. Farei prima a dirle quando non mi sono perso!”.
Con il suo libro-vademecum, intitolato "Psicologia sgarbata", vuol forse suggerirci anche di lasciar perdere il politicamente corretto in nome di un'autentica affermazione dei nostri stati d'animo?
”Mi sono trovato spesso a seguire lezioni tediose in un linguaggio che potremmo definire “psicologhese”. Mi sono sempre fatto l’idea che esporre concetti utilizzando una dialettica incomprensibile fosse un modo per dire:
“io sono un figaccione mentre tu sei un coglione”. Un professionista (dal meccanico al chirurgo, ndr) ha il dovere di esprimersi in modo chiaro e comprensibile, affinché anche i non addetti ai lavori possano capire.
Psicologia sgarbata espone tematiche psicologiche con un linguaggioschietto, chiaro … a tratti sgarbato”.
In un passaggio del Suo libro, scrive: “Il maestro Miyagi diceva a Karate Kid: "Modo migliore per parare colpo è quello di non essere lì”. Dichiara, inoltre, che un conflitto potrebbe essere evitato, consigliando la conciliazione. Ma se alla conciliazione non si arriva proprio: come comportarsi di fronte a questa “sconfitta”?
“Sconfitta e conciliazione non sono termini compatibili, se c’è mediazione non c’è la sconfitta! Ciò che può far girare le scatole è che nella mediazione siamo entrambi vincenti e, purtroppo, nella nostra cultura il vincente è uno solo: una vera cazzata! Come tutti i processi mentali, il conflitto segue un percorso. Se riusciamo ad interrompere questo percorso che ci porta alla battaglia ed imbocchiamo quello della mediazione, magari riusciamo ad evitare che esso insorga. In alcuni casi, il conflitto invecenon può essere evitato, in “manuale di psicologia sgarbata” ho preso in
considerazione alcune strategie per non farsi fregare!”.
Una persona ottimista pensa che questo sia il mondo migliore, un pessimista lo sa. Quale suggerimento darebbe ad una persona che vede solo nero e rifiuta il contatto con il prossimo?
”Conosco diverse persone che hanno abbracciato la filosofia del “solo nero”. In certi casi, possono addirittura sembrare individui risoluti e forti! Resta comunque sempre il fatto che sono persone sofferenti. Il primo passo è capire da dove parte questo approccio alla vita. Non credo nelle soluzioni universali, il consiglio che mi sento di dare è di non vergognarsi a chiedere aiuto”.
Ci sono pazienti che vanno dallo psicologo ma non riescono a comunicare il loro disagio. A tratti, comprendono, che forse hanno scelto uno specialista con il quale non c'è feeling ma rimangono là, paralizzati dalla vergogna di
sembrare sgarbati verso chi offre loro aiuto: come ne si esce?
”E’ un problema piuttosto comune. Il fatto è che siamo tutti diversi, il feeling con un professionista è del tutto soggettivo! Se non ci si sente a proprio agio non è colpa di nessuno, né dello psicologo né del paziente: significa semplicemente che due individui non si incastrano. Nessuno ci dice con chi dobbiamo essere amici, chi dobbiamo amare o chi ci starà sulle palle! Ci viene naturale. Il rapporto empatico con uno psicologo non è così diverso, si basa su elementi dei quali abbiamo un controllo molto scarso. Prima di trovare lo psicologo giusto potremmo essere costretti a girarne anche tre o quattro. Poco male: vale la pena sbattersi per la propria salute! A tal proposito, mi permetto di dare un consiglio importantissimo: prima di andare in cura, telefonate all’albo degli psicologi (o andate sul sito) e verificate che il professionista sia iscritto! Ci sono un sacco di stronzi che si improvvisano psicologi e fanno dei danni assurdi!“.
Un tempo si diceva "è un uomo di 40 anni", ora "è un ragazzo di 40": non Le sembra che, a furia di dover dimostrare sempre giovinezza, si stia perdendo anche un po’ d'identità?
”Il problema non sta tanto nell’età anagrafica o mentale … il problema sta nel senso che attribuiamo al termine “dimostrare”. In molti casi ci sentiamo in dovere di dimostrare determinate caratteristiche. Resta il fatto che, se queste qualità non le abbiamo, non le possiamo certo creare dal nulla e se le abbiamo… non c’è nulla da dimostrare. Il resto è - come si dice dalle mie parti - tutta “aria fritta”.



Curriculum Vitae
Matteo Marini è nato a Firenze, il 23 ottobre del 1976. Consegue la laurea in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni all’Università degli Studi di Firenze, nel 2004. Titolo della tesi: “Rappresentazioni sociali della povertà, analisi cross-culturale fra Italia e Spagna”. Successivamente, ottiene il Master di secondo livello in Psicologia per la valutazione e la valorizzazione delle Risorse Umane. Attualmente, collabora con Agenzie formative (Qualitas, TK e Spazio Reale) ed è formatore in aziende sanitarie private, uffici pubblici e privati, CNA, scuole. Ha lavorato, inoltre, con Azienda Sanitaria Locale n. 10 UF TAV & GRANDI OPERE di Firenze in collaborazione con la Clinica del Lavoro di Milano e la cooperativa Marcella di Como per la prevenzione del disagio psicosociale lavorativo, del mobbing, risoluzione di conflitti e mediazione, dipendenze da sostanze, Euridice Ten-Trans-European Transport network . Ha pubblicato “Terapia dialitica e qualità della vita” sul Giornale Italiano di Nefrologia e “Obiettivare lo stress: uno sguardo al passato, valutando il presente … una scommessa per il futuro” sul Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ergonomia .Ha scritto “Manuale di psicologia sgarbata”, edito da Neftasia Editore.



Intervista a Matteo Marini presso LA NAZIONE

http://www.youtube.com/watch?v=rYRsAEsHgHI


Biografia Sara Morandi, la bella e brava giornalista che cura la rubrica di interviste video per LA NAZIONE

http://www.telegiornaliste.com/schede/sara_morandi.htm


Press Office Daniela Lombardi

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