mercoledì 4 febbraio 2009

ERASED PALLADIO

Italo Zuffi

ERASED PALLADIO

Monotono, Viale Milano 60, Vicenza


PROLUNGAMENTO MOSTRA DI ITALO ZUFFI A MONOTONO
FINO AL 15 FEBBRAIO 2009



Orario: da lunedì a venerdì, dalle 09.00 alle 18.00; sabato e domenica su appuntamento

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Considerato il grande successo di critica e di pubblico ottenuto da Erased Palladio (“Palladio cancellato”, “Palladio raso al suolo”) la chiusura della mostra personale di Italo Zuffi, inizialmente prevista per il 25 gennaio, è stata prorogata al 15 febbraio 2009. Ampio interesse è stato dimostrato inoltre da parte dei media, coinvolti dalla tematica riguardante il legame con l’architettura con le opere Andrea Palladio. In particolare, inaugurata nell’anno del V centenario della nascita del celebre architetto veneto, Erased Palladio si è distinta dalle numerose esposizioni presenti nel territorio per l’assenza di celebrazioni dell’esistente, senza la riproposizione di facili didascalie, esprimendo lo sguardo personale dell’artista.

La mostra di Italo Zuffi, ospitata presso Monotono, il nuovo spazio per il contemporaneo da poco inaugurato a Vicenza, propone una riflessione sul concetto dell’”esportabilità” di uno stile e delle sue successive alterazioni, alla ricerca di una perenne adattabilità. Attraverso una spiccata versatilità e l’uso di diversi linguaggi (dalla scultura, alla fotografia, alla performance), Zuffi è riuscito così a fare di Erased Palladio un progetto frutto di diverse ricerche e suggestioni, tra cui la verifica dell’azione palladiana di “domesticamento” nei confronti del linguaggio architettonico classico.

Sarà quindi possibile visitare ancora per alcune settimane i tre livelli attraverso cui si sviluppa la superficie espositiva apprezzando lavori che, frutto della ricerca incentrata sui temi architettonici, vengono ora riproposti nel dialogo con opere recenti e riletti in un nuovo contesto espositivo.
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Profilo biografico

Italo Zuffi (studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ‘Master of Arts’ presso il Central Saint Martins College of Art & Design di Londra), riceve nel 2001 la ‘Wheatley Bequest Fellowship in Sculpture’ presso l’Institute of Art & Design, School of Art, di Birmingham (GB). Il suo lavoro è stato incluso nella pubblicazione Espresso – arte oggi in Italia, edito da Electa nel 2000. Del 2003 è invece la monografia The mystery boy, con testi critici di Pier Luigi Tazzi, Luca Cerizza, e Nicolas Bourriaud. Ha di recente partecipato alle mostre Nient’altro che scultura (XIII Biennale Internazionale), al Centro Arti Plastiche Internazionali e Contemporanee, Carrara e Sguardo periferico e corpo collettivo, al Museion di Bolzano. Tra le mostre personali si ricordano: Taking No Sides By Side (Newman Popiashvili Gallery, New York, 2007); La nostra evoluzione è qualche cosa di diverso (Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo, 2006); Macchine per vedere, a cura di Pier Luigi Tazzi (Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago, 2005); Elegante e straniero. Galleria Continua, San Gimignano, 2003; Shaking doors. Gallery Suite 106, New York, 2003; The mystery boy. Institute of Art & Design, Birmingham (GB), 2002. Tre le altre mostre collettive, Laws of relativity / La legge è relativa per tutti, a cura di Anna Colin e Elena Sorokina (Palazzo Re Rebaudengo, Guarene d’Alba, 2007); La scultura Italiana del XX secolo, a cura di Marco Meneguzzo (Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, 2005); La ciudad radiante, a cura di Achille Bonito Oliva (Centre Cultural Bancaixa, Valencia, 2003); Assab One – La generazione emergente dell'arte in Italia, a cura di Roberto Pinto e Laura Garbarino (Ex Stabilimento GEA, Milano, 2002); At least begin to make an end. Strip, Revert and Dewind, a cura di Ann Demeester (W139, Amsterdam, 2002); P.S.1 Italian Studio Program 2000/2002 (Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2001); 8 artisti, 8 critici, 8 stanze, a cura di Dede Auregli (GAM Villa delle Rose, Bologna, 2001); Zone. Espèces d’Espace, a cura di Francesco Bonami (Palazzo Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d’Alba, 1999); A questo punto, a cura di Riccardo Caldura e Chiara Bertola (Galleria Bevilacqua La Masa, Venezia, 1998)
Italo Zuffi (Imola, 1969) vive a Milano.


MONOTONO è uno spazio di 500 mq, un ex showroom di abbigliamento degli anni '60, nel centro storico di Vicenza, a 100 metri dalla stazione ferroviaria, sulla linea Venezia-Milano. Comprende tre specifici progetti: uno spazio espositivo, una collana editoriale, un secret store e una libreria internazionale. Ha ospitato alcuni tra i più importanti appuntamenti del ciclo Creative R'evolution 2 "La nuova vita delle cose. Arte, design e trasformazione tecno-sociale", con Bruce Sterling e "Il terzo paesaggio", con Gilles Clément.



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