Leonardo Cremonini è nato a Bologna il 26 novembre 1925. Suo padre Luigi, ferroviere, inizia a dipingere in gioventù con talento e passione. Molto presto e in ma¬niera decisiva, suo figlio Leonardo si dedica alla pittura. Nel 1936, quando il padre viene trasferito a Paola in Calabria, ha l'occasione determinante di conoscere l'Italia del Sud, ancora profondamente artigianale, e la luce mediterranea a cui re¬sterà legato per sempre. Grazie a una borsa di studio del Collegio Venturoli, frequenta per quattro anni le Belle Arti di Bologna dove i suoi maestri sono Alfredo Protti, Giglielmo Pizzirani, Farpi Vignoli, Luciano Minguzzi. Con Guglielmo Pizzirani si lega di profonda amici¬zia, condivisa con l'amico pittore Dino Boschi. Nel 1945, alla fine della guerra, sempre con la stessa borsa di studio, Cremonini decide di andare a Milano per frequentare l'Accademia di Brera e conoscere l'ambiente culturale della città. Durante quegli anni effettua lunghi soggiorni di lavoro all'isola Comacina (lago di Como). I suo amici di Brera sono Anselmo Francesconi, Karl Plattner e Dario Fo. I suoi maestri: Italo Valenti, Aldo Carpi e Aldo Salvadori. Già da allora si precisano relazioni amichevoli con Mario Sironi, Giò Ponti, Marco Valsecchi, Lamberto Vitali e Violetta Besesti.
Nel 1950 vive e lavora a Venezia dove conosce e frequenta Virgilio Guidi, Peggy Guggenheim e Giuseppe Marchiori.
Nel 1951 si reca a Parigi con una borsa di studio del governo francese. Vi stabilirà la residenza principale, alternando lunghi soggiorni di lavoro a Forio d'Ischia, fino alla fine del 1955.
Nel 1956 un lungo soggiorno di lavoro a Douarnez (Bretagna) dove conosce l'amico George Perros e nel 1958-59 per due anni interi a Panarea, nelle isole Eolie.
Nel 1963, dall'unione con Giovanna Madonia, linguista, nasce suo figlio Pietro, oggi architetto a Parigi. Dal 1974 divide la sua vita con la moglie Roberta Crocioni anch'essa pittrice. Dal 1952 al 1960 espone quasi esclusivamente a New York sen¬za mai risiedervi. In quegli anni gli artisti e scrittori che diventano amici suoi so¬no: Gino Severini, Luigi Corbellini, Jacques Brosse, Pierre Emmanuel, Léonor Fini, Kot Jelenski, William Rubin, Gordon Washburn, Duilio Morosini, Claudio Savonuzzi, Francis Bacon, Balthus, Sebastian Matta, Delvaux, Giancarlo Menotti, Ivos Margoni, Stanislao Lepri, Alberto Moravia, Dacia Maraini, Jean Dewasne, Michel Butor, Enrico Colombotto Rosso, Pavel Tchelitcheff, Carlyle Brown, Eugene Berman, Fabrizio Clerici, Stephen Spender, Henry Cartier-Bresson, Margherita Russo, Enrico d'Assia, Giannetto Fieschi, Gabriele Mattera, Edoardo Malagoli. A partire dal 1960, la sua attività si manifesta sempre più in Eu¬ropa. Continua a vivere a Parigi e alterna soggiorni di lavoro a Bertinoro, Procida, Bagheria, Sanlucar de Barrameda in An¬dalusia, Trouville in Normandia e, ancor oggi, a Panarea o sui colli fiorentini. Espone soprattutto a Parigi. Le mostre retrospettive più im¬portanti hanno avuto luogo nei musei di Basilea, Bruxelles, Metz, Parigi, Praga, Siena, Strasburgo, Spoleto, Tokyo, Bologna, Ao¬sta, Montecarlo, Grenoble, Toulon, Milano.
Nel 1964 ha una sala persona alla Biennale di Venezia.
Nel 1965 riceve il premio della Biennale di San Marino.
Nel 1967 il Premio internazionale Gaetano Marzotto e nel 1979 il premio del Presidente della Repubblica Italiana all'Accade¬mia di San Luca. In questo ventennio si precisano le complicità e le amicizie di una vita. Italo Calvino, Marc Le Bot, Giuliano Briganti, Max Clarac Serou, Gaetan Picon, Cecilia Ayala, Fortunato Bel¬lonzi, Giorgio Soavi, Germain Viatte, Main Bosquet, Luigi Carluccio, Michel Troche, Ipousteguy, Gilbert Lascault, Pierre Skira, Francois Werlin, Enrico Crispolti, Carlo Ludovico Ragghianti, Zaowouki, Pier Carlo Santini, Enrico Vallecchi, Maria Luigia Guaita, Gianni Guaita, Ignazio Buttitta, Lorenzo Tornabuoni, Titina Maselli, Pierre Gaudibert, Louis Al¬thusser, Franco Solmi, Renato Zangheri, Henry Le Chenier, Velickovic, Petlin, Rosofsky, Golub, Gilles Aillaud, Fabio Ri¬eti, Pietro Cascella, Monroy, Cueco, Alain Jouffroy, France Huser, Dino Buzzati, Pier Luigi Pizzi, Alberto Sughi, Renzo Vespignani, Mario de Micheli, Bernd Krimmel, Jean Francois Lyotard, Emile Langui, Jean Clair, Peter Kral, Vittorio Sgarbi, Luchino Visconti, Bernardo Bertolucci, Elio Petri, Valerio Zurlini, Roberto Dionigi, Elvira Cassa Salvi, Vieira da Silva, Ginevra Bompiani, Regis Debray, George Balandier, Renzo Federici, Pierre Carron, Marina Lambraki Plaka, Roberto Barzantini, Jean Philippe Domecq, Flaminio Gualdoni. Gli amici che l'hanno sostenuto come operatori culturali sono stati cronologicamente Catherine Viviano, Erica Brausen, Gasparo del Corso, Mario Tazzoli, Gino Ghiringhelli, Max Clarac Serou, Jan Krugier, Sandro Manzo, Aldo Roncaglia, Ennio Casciaro, Tiziano Forni, Pierre Belfond, Claude Bernard Haim, Gheerbrandt, Franco Trippa, Rosabianca Skira, Giulio Urbinati, Marie Claire Ades, Francois Kunzi, Alberto Montrasio, Flavio Arensi.
Dal 1983 al 1992 è Chef d'Atelier de Peinture presso l'Ecole Nationale Superieure de Beaux Art di Parigi. È commendatore delle Arti e delle Lettere in Francia e membro dell'Academie Royale de Belgique, dell'Accademia Nazionale di San Luca a Roma (di cui è ex Presidente), dell'Accademia de Beaux Arts a l'Institut de France, dell'Accademia delle Arti e del Disegno a Firenze.
Nel 2008 presenta a Palazzo Leone da Perego a Legnano la produzione inedita degli anni accademici, in una grande mostra curata da Flavio Arensi e Alberto Buffetti.
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