martedì 8 giugno 2010

IL DUBBIO DI CEZANNE

L'ASSOCIAZIONE SASSETTI CULTURA
Via Volturno 35_Milano Tel +39 0269002988 - www.sassetticultura.it - MM2 Gioia

A cura di Consuelo Della Vedova e Lorenzo Argentino

presenta
“Il dubbio di Cézanne”

Martedì 8 giugno 2010 alle ore 18.00






"Ciclo: “PICASSO SCONOSCIUTO”


Cézanne si trovava davanti due modelli: il modello idealistico-prospettico, cioè la pittura realista, che restituiva una realtà fissa e immutabile e il modello impressionistico che portava sulla tela una realtà inconsistente poiché in continuo mutamento. Il pittore avrebbe voluto cercare una via di mezzo tra queste due vie, ma fare questo significava unificare un paradigma di pensiero che aveva una cultura millenaria di divisione. Ecco perché la sua impresa non fu mai facile: Cèzanne sentiva che qualcosa stava cambiando, che qualcosa doveva cambiare, ma nemmeno lui capiva bene in che direzione cercare…Secondo Merleau-Ponty, Cézanne “non ha creduto di dover scegliere tra sensazione e pensiero come tra caos e ordine”. E non è un caso che, interrogato sulla sua pittura, l’artista si sia sempre espresso evitando le alternative belle e fatte (ad esempio tra sensi e intelligenza, tra pittore che vede e pittore che pensa, tra natura e composizione, tra primitivismo e tradizione). Cézanne dipinge l'ordine nascente attraverso un'organizzazione spontanea, cioè la materia che si sta dando una forma, ciò che si sta creando direttamente sotto i suoi occhi. Egli ha voluto dipingere il mondo primordiale, ovvero il mondo prima di ogni “divisione concettuale”. La pittura di Cèzanne – così come la filosofia di Husserl - “sospende le abitudini” e ricorda la base “disumana” su cui l'uomo riposa.

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