mercoledì 27 maggio 2009

SENSAKTIONS


SENSAKTIONS


Collettiva Arte Contemporanea



Lecce, Primo Piano Livin Gallery
31 MAGGIO - 17 GIUGNO 2009
Evento: SENSAKTIONS


Giorni e Orari Visite: dal lunedì al sabato ore 17 – 20 mattina su app.to
Sede: Primo Piano LivinGalleryIndirizzo: Puglia - Lecce Viale Guglielmo Marconi 4


Telefono Sede: 0832.304014






Curatori: Dores Sacquegna
Tag: arte contemporanea
Catalogo: (italiano-inglese)Artisti e sessioni:
Emozioni dal profondo: Massimiliano Manieri, Dario Manco, Marissa Benedict, Matteo Procaccioli, Ilgvars Zalans.
Collezionisti di memorie: Kim Aesun,James Cooper ,Victoria Dearing, Stefan Havadi-Nagy, Minas Halaj, Jean James, Ben Mitchell, Mario Nimke, Matteo Procaccioli, Shelley Vouga.
Un nuovo senso di spazio: Gennaro Barci, Mirta De Simoni, Giovanni Felle, Remko Leeuw, Samuel Lipp, David Moyano Prieto, Helena Zapke Rodriguez, Benjamin Sohnel.



Si inaugura domenica 31 maggio alle ore 21,00 la mostra d’arte contemporanea “SENSAKTIONS” a cura di Dores Sacquegna.
La mostra gioca sulla riflessione metafisica dell’uomo e dello spazio che lo circonda, sulle emozioni e le sensazioni, il tempo e i luoghi della memoria. L’artista comunica il suo pensiero, il suo essere hic et nunc, l’identità culturale di cui è partecipe, le sensazioni di alienazione, disagio, potenza, dominio, frustrazione, inadeguatezza, piacere, provocazione, alla ricerca costante di una propria identità senza condizionamento alcuno.
La mostra è suddivisa in tre sessioni, ciascuna riconoscibile per le proprie peculiarità e per il modo in cui gli artisti si predispongono nei confronti delle proprie sensazioni (emozioni dal profondo) o dei luoghi e della memoria (collezionisti di memorie) o per la cartografia di una identità culturale in movimento (un nuovo senso di spazio).
La sessione “emozioni dal profondo” si apre con la performance “ L’inizio delle trasmissioni…?” di Massimiliano Manieri (Lecce) che gioca sui flussi di informazione tra il proprio corpo e la macchina, in questo caso dei monitor, dove l'interattività, modella identità complesse, innescando il “funzionamento” di un’altra frequenza di relazione, in uno scambio di percezioni fisiche, psichiche e multimediali.
Dario Manco (Lecce), ci accompagna in un territorio Off Limits, costruito da prossimità spaziali in continua costruzione. Una fusione di perfetta simbiosi tra due realtà: il corpo e la sensorialità.
Sulla relazione fisica tra il corpo umano e sostanze ibride, gioca la ricerca di Marissa Benedict (Usa) il cui corpo diventa un “manufatto” umano, soggetto ad un equilibrio provvisorio, ad una dominazione ed un soggiogamento da parte dell’oggetto.
La definizione di un nuovo senso umano, diventa la soluzione naturale alla proliferazione di una virtualità pluridimensionata nella serie “Cylindrical “ di Patrick Mitch (Alabama), in cui l’artista incapsula in forme sferiche immagini multiple, prese dal voyeurismo di internet. Questi disegni citano trasgressioni, amputazioni, luoghi violati, come svelati da un occhio licenzioso di un guardone o da una lente della macchina fotografica.
Per Matteo Procaccioli (Italia), le figure diventano metafore, si connettono in intrecci di linee di una ricercata casualità, in una dimensione onirica multisensoriale. Per Ilgvars Zalans (Latvia), la vista assume il carattere di dominio e di controllo percettivo; la vista è l'unico senso che crea l'illusione di spazi uniformi e connessi.Negli ultimi decenni la figura dell’artista è divenuta eclettica, volta alla ricerca, alla conservazione, alla catalogazione della storia e del nostro vivere. In questa cartografia della contemporaneità si innesta il discorso sui “collezionisti di memorie” , cioè su coloro che riflettono sull’identità, i luoghi, l’ambiente, la natura,etc.
L’artista oggi interpreta il ruolo dello storico, del ricercatore, dell’archivista, dell’editor e/o del collezionista, con riferimenti autobiografici o in linea generale della collettività.
La fotografia, è il mezzo per eccellenza che cattura l’immagine di un momento, di un’emozione, una sensazione che con la sensibilità dell’artista diventa poesia interiore e ci rende unici o blocca le nostre visioni per sempre.
Un appendice sulle scienze sociali in cui il ruolo dell’artista è quello di “registrare”, salvaguardare, apprezzare il territorio in cui vive e a rispettare le sue leggi. Di questa sessione fanno parte i seguenti artisti: Kim Aesun (Giappone) James Cooper (Bermuda), Victoria Dearing (Usa), Stefan Havadi-Nagy (Germania), Minas Halaj (Armenia), Jean James (Canada), Ben Mitchell (Australia), Mario Nimke (Germania), Matteo Procaccioli (italia),

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