ARTE
Sondaggio Ispo per Terna: il 28% frequenta mostre ed esposizionipostato
document.write( strelapsed('2008-07-01T17:26:00Z') );18 ore fa da APCOM
Roma, 1 lug. (Apcom) - Gli italiani amano l'arte contemporanea, molti visitano mostre ed esposizioni ed in tanti vorrebbero acquistare un'opera. È quanto emerge dalla ricerca Ispo realizzata per Terna e presentata oggi al Maxxi di Roma nel corso della prima edizione del 'Premio Terna', la rassegna finalizzata alla promozione degli artisti e dell'arte contemporanea.
In Italia, spiega il sondaggio, sono 9 milioni le persone interessate all'arte contemporanea e circa 5 milioni vorrebbero acquistare un'opera. Il settore attrae maggiormente i più giovani. Il 71% degli intervistati considera importante l'arte e la valorizzazione dei grandi e giovani artisti quali patrimonio culturale dell'Italia: un numero importante, 34 milioni di persone, dimostra quindi grande sensibilità e attenzione al settore.
Il 44% degli italiani considera l'arte contemporanea accessibile solo agli intenditori, ma sono oltre 6 milioni le persone che non la considerano di nicchia. Il 28%, oltre 14 milioni, frequenta mostre ed esposizioni. Il 34% degli italiani, inoltre, ritiene che il settore dell'arte contemporanea debba essere sostenuto sia dallo Stato che dalle aziende private.
Secondo la ricerca Ispo, un italiano su 3 afferma di essere interessato all'arte in generale e uno su 5 a quella contemporanea: un pubblico costituito in particolare dai cittadini più giovani e da coloro che hanno un livello di istruzione medio-alto. Due sono gli appuntamenti con l'arte più diffusi tra la popolazione: le mostre e le esposizioni di opere artistiche, in misura lievemente maggiore, le trasmissioni televisive, viste dal 30% degli italiani.
I più assidui frequentatori di luoghi d'arte sono ovviamente coloro che esprimono un interesse particolare per l'arte in generale o per l'arte contemporanea.
Dall'indagine emergono valutazioni positive per quanto riguarda il bisognodell'arte e la ricerca del 'bello' (63% di accordo): per quanto concerne invece il focus sull'arte contemporanea, come si è detto, si dichiara interessato a questo settore il 18% della popolazione. Anche in questo caso, l'interesse è maggiore soprattutto tra i più giovani e coloro che posseggono un livello di istruzione medio-alto.
L'intenzione ad acquistare, ora oppure in futuro, un oggetto d'arte contemporanea è espressa dal 10% della popolazione, percentuale che aumenta sensibilmente tra coloro che si dicono interessati a questo tipo di arte (32%). È da evidenziare, inoltre, il fatto che un italiano su 5 si dice invece dubbioso sulla possibilità di acquisto, ma non si esprime in maniera negativa.
Oltre il 90% degli intervistati non associa, spontaneamente, il mondo dell'arte contemporanea a quello delle imprese, eppure sono oltre 16 milioni le persone che ritengono che l'arte contemporanea debba essere sostenuta sia dallo Stato che dalle aziende private.
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INDAGINE IPSO SULLA PERCEZIONE DELL’ARTE CONTEMPORANEA. Come ha ben evidenziato il ministro Bondi, il sondaggio della Ispo, promosso dalla società Terna, prima di avviare il Premio, ha concesso una panoramica sulla percezione che gli italiani hanno dell’arte contemporanea. Bondi afferma che il sondaggio “mette a disposizione della stampa e dell’opinione pubblica un documento importante per capire meglio il rapporto dei cittadini con l’arte contemporanea”. Una riflessione fondamentale per indirizzare parte della politica culturale del Belpaese. Il sondaggio presentato da Mannheimer sorprende e smentisce molti dei luoghi comuni che vedono l’Italia, e gli italiani, indifferenti agli sviluppi attuali delle forme d’arte. Ricorda Mannheimer che questa è stata “una ricerca che mi ha appassionato, non solo perché apprezzo l’arte contemporanea, ma anche perché un’azienda ha promosso una ricerca che non è per il suo settore”. Il sondaggio ha preso in considerazione un campione di 1000 individui della popolazione italiana maggiorenne ai quali è stato sottoposto un questionario per approfondire gli interessi rivolti all’arte contemporanea. Il 35% della popolazione si dichiara interessato nei confronti dell’arte in generale, mentre il 18% mostra attenzione nei confronti dell’arte contemporanea; attenzione che risulta maggiore tra i più giovani e tra chi ha un titolo di studio medio-alto. Sottolinea il presidente Ispo che questo risultato rende noto un pubblico potenziale del settore. Secondo il sondaggio, il 28% dichiara di recarsi a visitare mostre ed esposizioni di arte, un 18% di recarsi in gallerie d’arte, il 14% alle Fiere d’arte, e il 30% afferma di seguire trasmissioni televisive dedicate all’arte. Questi risultati si riflettono anche nella tabelle ristretta solo a coloro che si dichiarano interessati all’arte in generale e all’arte contemporanea. "La televisione - spiega Mannheimer - si rivela essere un fenomeno di massa ed esibisce una percentuale maggiore dell’attività del pubblico, confermando il ruolo delle trasmissioni televisive come veicolo sostanziale al settore dell’arte".La ricerca ha inoltre evidenziato alcune opinioni del campione intervistato sull’arte: il 63% dichiara di avere bisogno dell’arte e di circondarsi di cose belle e dense di significato; il 71% è d’accordo nell’affermare che la presenza di grandi e giovani artisti rappresenta un patrimonio culturale importante per il paese, e infine solo il 25% è d’accordo con l’opinione che l’arte esisteva solo in passato e che oggi non viene creato nulla che possa essere definito arte.Il sondaggio conferma la tendenza diffusa a vedere l’arte contemporanea come un settore esclusivo per intenditori: sebbene il 44% sia di questa opinione, un 34% degli intervistati non è d’accordo. Si delinea un nucleo consistente di individui che non solo s’interessano all’arte contemporanea ma che si ritengono capaci d’interpretarla. E così un 10% pensa di acquistare in futuro un oggetto di arte contemporanea, soprattutto tra coloro che si sono dichiarati interessati all’arte contemporanea.Tra le motivazioni all’acquisto e alla possessione di un oggetto attuale, predomina un 26% che ama possedere qualcosa di oggettivamente bello; il 25% per poter guardare la bellezza e un 22% per soddisfare un piacere personale. La ricerca evidenzia che il desiderio di possessione di un’opera d’arte contemporanea è correlato a fattori soggettivi legati al bello, per un 33% della popolazione, e per un 60% degli acquirenti; per fattori utilitaristici nel 25% della popolazione, e nel 29% degli acquirenti. Mentre l’opera d’arte contemporanea è percepita come fattore negativo (ovvero un peso, una responsabilità, un oggetto che si svaluta rapidamente) per il 16% della popolazione e solo nel 10% dei possibili acquirenti. Gli ultimi dati espongono le opinioni della popolazione sulle forme di sostegno per il settore dell’arte contemporanea. La maggioranza relativa della popolazione, ovvero il 34%, dichiara che l’arte contemporanea debba essere sostenuta sia dallo Stato che dalle aziende private. Un risultato che conferma il ruolo produttivo e in divenire del settore. Ricordiamo tra i pionieri di questa formula la fondazione Gianni Agnelli, e numerosi collezionisti privati che hanno reso le loro abitazioni dei veri e propri musei di arte contemporanea. Un trend in aumento se si considera il fenomeno di spettacolarizzazione delle opere d’arte che, dagli anni Settanta a oggi, non sono più concepite per abitazioni private, dagli spazi limitati, ma nell’interazione con gli spazi museali, sempre più tesi a dimensioni spropositate fino a incarnare il ruolo di spazio evento.
TRATTO DA http://www.fondazioneitaliani.it/index.php/Premio-Terna-01-un-interprete-delle-esigenze-di-contemporaneita.html
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