martedì 15 luglio 2008

ANGOLI D’ARTE a VILLA PEYRON


ANGOLI D’ARTE a VILLA PEYRON
al BOSCO di FONTE LUCENTE




Via di Vincigliata, 2 Fiesole
LUGLIO - SETTEMBRE 2008


Col Patrocinio del Comune di Fiesole e del CARICENTRO
Inaugurazione 18 luglio ore 18
Orari di apertura: 9-12 e 13-17; sabato e festivi solo su prenotazione (o in occasione di eventi come da Calendario)
Ingresso:biglietto unico € 10,00 La vendita dei biglietti sarà effettuata sino ad un’ora prima del termine delle visite.
Informazioni: www.bardinipeyron.it



ANGOLI D’ARTE a VILLA PEYRON
al BOSCO di FONTE LUCENTE

Angoli d’arte al bosco di fonte lucente, il cui nome richiama alla mente una fonte d’acqua particolare citata fin dal 1500 e posta a monte della Villa Peyron, il cui giardino si articola su tre terrazzamenti degradanti verso Sud, su Firenze. Il primo terrazzamento è contemporaneo alla costruzione della villa, eretta su rovine etrusche (come testimonierebbero alcune tracce nei sotterranei dell’edificio), gli altri sono stati realizzati dallo stesso Angelo Peyron e successivamente dal figlio Paolo che ha realizzato il Giardino attuale.
Il Giardino è molto bello, con i suoi ornati verdi, le piante ad alto fusto, i sentieri e i vialetti ingentiliti da statue che provengono da ville venete perché gli originali andarono distrutti durante la guerra. Angoli di verde, angoli “romantici”, comuni ai giardini di fine ottocento, che gli artisti: Roberto Agnoletti, Filippo Basetti, Gloria Campriani, Andrea Dami e Dario Longo con le loro “opere” hanno voluto riattualizzare, riportandoli nel loro tempo, perché la storia non si deve interrompere, grazie alla disponibilità del dott. Saverio Lastrucci.
Ogni artista, ovviamente, ha lavorato seguendo il suo percorso creativo, la sua poetica, per cui le installazioni, rispecchiano diversi linguaggi artistici, che vanno dalla scultura sonora di Dami all’installazione di arte decontestualizzata di Basetti, passando per le impronte di pietra di Agnoletti, gli oggetti trovati di Longo e i fili-forme di Campriani. Ogni opera è stata pensata per il giardino, sia in rapporto dialettico con le piante del luogo, sia con le geometrie verdi che circondano Villa Peyron della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron.



ANGOLI D’ARTE a VILLA PEYRON
al BOSCO di FONTE LUCENTE
Brevi cenni sulle opere che sono in lavorazione e sul percorso artistico degli autori:

Roberto AGNOLETTI
lascerà delle impronte nel giardino. L’impronta è una traccia fisica di esistenza e di presenza, un’ipotetica ed allusiva mano che vuol porsi come traccia di sé... ma una traccia discreta. Non più che una vaga allusione formale alla manus creans: al suo posto geometrie di un marmo che ci richiama i classici materiali dell’arte e dunque si riallaccia a quelle memorie che permeano di sé il luogo. Ma il marmo, a sua volta, è percorso da tracce, come il sentiero di terracotta, l’altra installazione, improntata dalla memoria di gesti che si dissolveranno nel tempo. Le impronte sull’argilla insinueranno l’idea della dialettica tra un materiale duraturo ed un gesto che un soffio può dissolvere... ma anche di una personale meditazione sul passato che si fa anche meditazione sul presente.
Cenni biografici:
oltre ad aver allestito spazi espositivi: L'età di Savonarola. Fra' Paolino e la pittura a Pistoia nel primo Cinquecento - Pistoia (1996), ha collaborato a riviste di architettura: Costruire in laterizio (1989-1997), ha pubblicato articoli e saggi di storia dell’architettura: Regesto delle Chiese Italiane: Pistoia (Milano, 1996) e Itinerari michelucciani a Pistoia (Firenze, 2002) e di critica d’arte: Omaggio a Marino Marini (Pistoia, 2002) e Note a piè di pagina, arabeschi del XXI secolo (Pistoia, 2007).
Come artista visivo ha realizzato vari allestimenti e partecipato a collettive e personali: Cos'è il Graficismo - Pistoia (1986); Impronta Attore Sogno-Agnoletti, Biagi, Dami - Pistoia (1998); Liù, mon amour… - Montignoso, Montecatini T.me, Pistoia, Pescia (2007); In assenza - Pescia (1982); Tra segni e segni - Monsummano T.me, (1993).

Filippo BASETTI
si occupa di arti visive e nel giardino presenterà due opere dal contenuto completamente opposto: una trasforma il pozzo in bicchiere, l’altra il viale in un campo minato. Due momenti del nostro tempo: il consumismo felice e spensierato e la guerra tragica e brutale con i suoi ricordi, che continua a fare morti e invalidi innocenti.
Basetti non si pone il problema del mezzo ma del fine, ovvero raggiungere e restituire al meglio un’idea o un progetto. Passa così dalla fotografia, alla pittura, al video, al modello e all’installazione. Quasi tutti i suoi lavori si rifanno all’architettura, alla fantascienza e alla visione organica della società come unicum organismo vivente.
Cenni biografici:
le ultime personali: a Roma presso Ketumbar (2006) e a Firenze presso il Gran Caffè Giubbe Rosse (2005); le collettive come Cina Cina Cina!!! presso la Strozzina di Firenze (2008), Private Flat#3.1 ancora a Firenze e Postfordist Reality a Pontedera (2007), La Fabbrica della Città a Pistoia (2006), In visita – Giovani Artisti a Pistoia presso il Centro di Documentazione Giovanni Michelucci a Pistoia (2004), Contested Space presso la Stazione Leopolda di Firenze e Networking City a Prato (2003), S.O.S. Design per Emergency presso l’ Università dell'Immagine di Milano (2002).
Per saperne di più: www.filippobasetti.com

Gloria CAMPRIANI,
lavora con fibre naturali, che non è solo ricerca e tecnica, ma un vero e proprio percorso artistico, ha detto Mauro Civai (direttore del Museo Civico di Siena) e, nel giardino, con i suoi fili avvolgerà e legherà alcune piante, creando così inaspettate suggestioni.
Cenni biografici:
dal 2005 inizia a esprimersi con l’utilizzo di filati, usando un filo per matita, che è stato anche il titolo della mostra ai Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico a Siena, curata da Civai e promossa dal Comune di Siena in collaborazione con l’Associazione Culturale “Griselda”.
Per saperne di più: www.gloriacampriani.com.

Andrea DAMI,
presenterà un’installazione dal titolo: Il silenzio delle farfalle rosse per creare un ulteriore segno geometrico all’interno del riquadro di bosso del giardino all’italiana e del cilindro di verde al centro.
Perimetro sonante è l’altra opera che dialogherà con le geometrie della villa e si svilupperà intorno alla vasca davanti alla porta d’ingresso dell’edificio; il perimetro di un tempio, pensando all’antica Fiesole, ma anche hortus conclusus, entro il quale potersi muovere per tentare di visionare l’infinito, prendendo a prestito le parole di Bonito Oliva. Il perimetro è composto da piatti musicali che, se toccati, produrranno suoni, ma per un percussionista professionista l’opera diventa anche strumento musicale disponibile per una sua performance.
Cenni biografici:
nel 2005 espone: I sei (ferri sonanti) di Groppoli - Giardino sonoro - Groppoli (Pistoia); Macchina sonante (da un’idea di Leonardo da Vinci) - Leonardo da Vinci - I segreti della creazione nell’arte e nella scienza, dal Museo Ideale di Vinci al Megaron Mousikis di Atene -Atene e Leonardo - Mito e verità -Terme Tettuccio -Montecatini T.;
L’ala dell’angelo - Arte&Città - L’alchimia dei 4 elementi: aria, acqua, terra, fuoco - Parco di via della Pace - San Giovanni in Persiceto (Bologna); Il fiore di Leonardo (da Pisa) - Griseldascrittura – Raccontare la scienza - Palazzo Pretorio - Certaldo (Firenze); Fontana e N 43° 47’, E 10° 56’ (Il lago di Leonardo) -Tribuna Galileiana - Biblioteca Nazionale Centrale - Firenze; Il lago che non c’è - Leonardo: The Lake That Never Was - Studio Art Centers International Florence (SACI) - Palazzo dei Cartelloni - Firenze; L’isola degli innocenti - Giornata dell’A.I.D.S 2006 - Accademia d’Arte “Scalabrino” - Montecatini Terme; A.D. 10807 - La farfallina volerà; Vola, vola farfallina; A.D. 10707 - Elemento architettonico sonante - Liù, mon amour - 1924 / 2007 viaggio tra suoni, colori, parole… omaggio a Giacomo Puccini - Pistoia - Montignoso - Montecatini Terme - Pescia - Finalmarina (Finale ligure); Babbo, Padre/Padri - Sala delle colonne - Istituto degli Innocenti - Firenze; Cubofono (Quattro stagioni 1) - Giardino Villa Peyron (per il concerto Le anime di Boscolucente) - Fiesole; L’ala dell’angelo (di Michelucci) - A.D. 12407 - 3° giornata del contemporaneo - AMACI - Casa Venturino Venturi - Loro Ciuffenna; La città del dialogo - A.D.12507 (Luogo, Luoghi - Suono, Suoni - 3) - Note a pie’ di pagina - Arabeschi del XXI secolo - Palazzo Puccini - Pistoia; A.D.12608 (27 gennaio. Milioni di morti: perché?) - Giornata della memoria - Pistoia (2008); Radici - Centro di Documentazione Giovanni Michelucci - Pistoia (2008).
Per saperne di più: www.liumonamour.net

Dario LONGO,
non si cimenta in una semplice ricerca estetica e non crea neppure opere d’arte idealmente finite, inventa, invece, contenitori espressivi dai quali partire per creare uno schema proprio in cui poter incanalare il flusso di nozioni, dati, informazioni, come ha scritto Alessandra Gaeta.
Per il giardino ha pensato ad un percorso, ad un insieme di passi, “Piccolo il mio, grande il nostro” (G. Pascoli) che ci potranno guidare lungo un vialetto, ma che sono metafora del nostro passaggio. L’altra opera è una boa che fluttua tra terra e cielo, una presenza tra le figure leggere di nife e satiri di marmo e di pietra che segnano il tempo passato nel giardino di Villa Peyron.
Cenni biografici:
espone a Marliana: Un metro (2005); a Firenze: Non mostra (2006); a Pietrasanta - Galleria Tornabuoni: Schemi sospesi (2007); a Pistoia - Biblioteca S.Giorgio: Quasi pagine, Lo Spazio di Via dell'Ospizio: Parole contenute, Villa di Groppoli: Ritratti ritrattati; a Firenze - La Corte - arte contemporanea - Ritratti, Galleria Tornabuoni: Limiti di tolleranza (2008).

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