domenica 22 giugno 2008

David dove sei?



Di seguito l'articolo (tratto da IL CORRIERE DI LIVORNO)che parla di David Fedi "ZEB"



Il mistero di Zeb - Scomparso da 15 giorni

L'artista non dà notizie da fine maggio. L'auto a Calignaia, i cellulari a casa
di Diego Pretini

LIVORNO - Una 'zebbata'. E' la speranza di tutti. Un colpo di teatro, una messinscena, una presa per i fondelli per tutti: famiglia, amici, soprattutto giornali che a queste cose abboccano sempre. David Fedi, 42 anni, pittore, vignettista, graffitaro, colui che tutti conoscono come Zeb, è sparito nel nulla. Ha lasciato la sua auto nel parcheggio del ristorante "Il Romito", a un passo dal ponte di Calignaia, i due cellulari nella casa di Rosignano, spenti, e tutte le persone che gli sono sempre state intorno nell'angoscia. La stessa angoscia, forse, che da qualche tempo sembrava aver stretto lui stesso come una morsa. "Aveva bisogno di sentire l'affetto" sorride Stefania, moglie di Walter Passuello, titolare del negozio di biciclette sul lungomare. I Passuello, da vent'anni, sono diventati quasi la seconda famiglia. E' da loro che Zeb è andato ogni volta che aveva bisogno di un consiglio, di un conforto, di una parola di calore o di comprensione. Ultimamente sembrava che fosse preoccupato per qualcosa, in tensione, come se avesse timore per qualcosa o per qualcuno. Sono quindici giorni che Fedi non dà notizie di sé a tutti coloro con i quali aveva contatti. Non solo alla madre con la quale si era sviluppato ormai da anni un rapporto conflittuale. Ma proprio da quei giorni sembrano averlo visto per l'ultima volta tutti quelli con cui aveva - o aveva avuto - per qualche motivo un contatto. Il Toffee Bar, per esempio. "Anche se abitava a Rosignano veniva spesso" racconta il titolare, Massimiliano De Bellis. "Certo, era lunatico, aveva sbalzi d'umore, come tutti gli artisti - continua - ma non da compiere un gesto del genere. E io non ci credo che abbia fatto la cavolata. Mi sembra tutto studiato. Se uno vuole farla finita, viene preso dall'impulso, non si mette a organizzare tutto". Una scomparsa che non ha risposta. Non nella donna, che vive in Romania, per il quale sembra essere un pallino fisso, ma della quale la mamma di David ha il numero di telefono. Non in un viaggio deciso all'improvviso, perché, dicono tutti, "a qualcuno lo avrebbe detto". Qualche crepa, nell'ultimo periodo, amici e conoscenti l'avevano intravista, per dire il vero. "Era strano - dice Guido Guastalla che lo ha incontrato, non a caso, una quindicina di giorni fa - Diceva che il mondo va male, era negativo". La Galleria Guastalla è stata una delle prime a vendere e promuovere le opere di David Fedi che fa il pittore (e di quello campa) e il vignettista. Poi una volta, a Bologna, litigò: "Si sentiva come sfruttato" racconta Guastalla. Ultimamente stava lavorando a un libro di storie. Storie vere, dovrebbe parlare a ruota libera - per il poco che si è capito - di persone che conosceva. Nessuno crede al gesto drammatico. Preoccupazioni, tensioni, un'anima complicata e attorcigliata su se stessa che però non sembra capace di compiere con tutta questa razionalità di farla finita. "Magari è un modo per attirare l'attenzione su di sé" sorridono amaro al 'Toffee'. "Oppure è in Romania" sperano alla galleria Guastalla. "Tra un paio di giorni forse torna e ci facciamo una risata" dice Stefania. David è così, "strano, un artista". "Può darsi - è la speranza di 'Massi' - che torni domani e dica: v'ho preso tutti in giro".
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Quel filosofo che da vent’anni parla con i muri...
Coltissimo, sforna citazioni a tutto andare. Un po' mondano e un po' underground

Quando ha compiuto 40 anni Zeb si è regalato una bella scritta che ancora campeggia su un muro ad Antignano, poco prima del ristorante "Metamare": «È vent'anni 'he mi sembra di parla' co' muri». Perché Zeb, alias David Fedi, ha iniziato questa carriera di graffitaro appunto nel 1986, quando aveva 20 anni e si portava la passione per la pittura nel sangue fin da adolescente. Oltre due decenni in campo quindi, e una popolarità underground ma anche istituzionale, visto che alla leggenda del personaggio anche un po' misterioso si è presto affiancato il personaggio pop, che scrive libri e partecipa a incontri. Uno del giro della Livorno che pensa insomma, uno che puoi incontrare nella bottega del famoso restauratore, alla libreria Gaia Scienza o al festival del Vernacoliere. Coltissimo - è uno che sforna citazioni a tutto andare - in questi 22 anni ha messo al muro ciò che pensava. E lo ha fatto così, senza sale, presentandosi senza tanti inchini, anche se il segno era inconfondibile e il talento indiscutibile. Pur con l'ironia tipica delle genti livornesi a far da cornice, per tanti anni ha urlato sul muro il suo disagio, la sua amarezza. Con l'intento di stimolare il dibattito - spesso filosofico - intorno a determinati problemi, fossero questi partoriti dalle contraddizioni della politica che dai ridicoli usi e costumi dell'"Italietta". La prima freddura firmata Zeb è apparsa nell'86. E nel 2006, col precitato "anniversario di Antignano", David Fedi ha spento la sua ventesima candelina d'onorata carriera. Ma intanto è cresciuta la disillusione. Che cos'è l'arte secondo Zeb? «L'arte è denuncia. Si produce arte con la disperazione e con la fede nella vita, nella bellezza. Ma adesso l'arte è impallata poiché non ha più niente di nuovo da denunciare -. spiega in una recente intervista - Oltretutto siamo in piena decadenza per via del materialismo e perciò non c'è più spazio per la spiritualità artistica. Oggi, persino nel settore dell'arte, l'arma più usata dal potere è l'indifferenza. E gli animi sensibili, è ovvio, vengono uccisi dall'indifferenza». E poi comunque lui non si considera un artista. «No, l'arte è un'altra cosa. Le mie scritte sono solo scritte. Servono per iniziare a discutere intorno a un determinato argomento». Sono quindi una forma di comunicazione? «Sono una eccellente forma di comunicazione. E rompono parecchio le scatole al potere perché smuovono le coscienze».
(14 giugno 2008)

TRATTO DA http://iltirreno.repubblica.it/dettaglio/Quel-filosofo-che-da-vent-anni-parla-con-i-muri/1476003?edizione=Livorno

MISTERO
Zeb è scomparso da due settimane
Ci sono alcuni indizi, il silenzio dura da giorni, era stato invitato a un evento il 27 maggio ma non si è mai presentato. I familiari hanno quindi chiesto aiuto alle forze dell'ordine. Sono ore di apprensione
Livorno, 13 giugno 2008 - L’auto l’hanno ritrovata sul Romito nei pressi del Castel Boccale, era stata abbandonata lì, il serbatoio ancora pieno. Nella sua casa di Rosignano, dove era andato ad abitare già da un po’, tutto è stato trovato in ordine. Ma di lui non si hanno più notizie da un paio di settimane. Impossibile contattarlo anche sui due telefoni cellulari che sono stati ritorvati in casa a Rosignano. Lui è un livornese purosangue: David Fedi, 42 anni, in arte Zeb (nella foto, un’immagine di qualche anno fa), il pittore dei graffiti sui muri. Un personaggio conosciutissimo nella nostra città e non solo per la sua arte: un’arte innovativa e graffiante che in alcuni casi è stata anche manifestazione di denuncia.

La sua firma è inconfondibile. Chi lo conosce non lo vede da un paio di settimane e un silenzio così prolungato ha destato dei sospetti anche nei familiari che mercoledì pomeriggio hanno presentato denuncia alle forze dell’ordine. Preoccupati anche del fatto di non poterlo contattare telefonicamente. Come risposta, il silenzio.Gli accertamenti sono iniziati subito: l’auto è stata ritrovata nei pressi del Castel Boccale, la macchina è stata aperta con la seconda chiave. Poi è stata portata via. Tutto in ordine.

Successivamente gli investigatori sono andati a Rosignano dove l’artista si era trasferito da qualche anno dopo aver lasciato l’appartamento in via Marradi dove ha vissuto per tanto tempo. Anche nella casa di Rosignano tutto era in ordine: è stato trovato il telefono cellulare. Ma di Zeb nessuna traccia. Ha forse lasciato un messaggio? Non è stato possibile saperlo. Cosa è successo? Gli investigatori stanno lavorando, le ricerche stanno proseguendo. Sono già state contattate le persone che conoscono l’artista dei graffiti. Gli investgatori stanno raccogliendo tutti gli elementi necessari ed utili senza tralasciare nessun particolare che possa svelare il mistero. Chi lo conosce dice di averlo visto a Cecina un mese fa.

Altri raccontano che stava lavorando a dei nuovi messaggi da lanciare con il linguaggio dei graffiti. Da tempo aveva una storia d’amore con una ragazza straniera. E il 27 maggio a Pontedera era stata organizzata un’iniziativa sul linguaggio dei graffiti alla quale era stato invitato: aveva scritto la presentazione di un libro, ma non si è presentato e non è stato possibile contattarlo. Solo silenzio.
Maria Nudi
TRATTO DA http://lanazione.quotidiano.net/livorno/2008/06/13/96863-scomparso_settimane.shtml

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