Fabrizio Giorgi e Giovanna Marino
MUSICA E ARTE
Ipotesi di un rapporto creativo
Mostra all’Istituto Superiore di Studi Musicali
“P. Mascagni”
Palazzo Gherardesca, Via G. Galilei 54, Livorno
Dal 30 maggio al 21 giugno 2008
Inaugurazione venerdì 30 maggio ore 17,30
Un incontro tra arte e musica non è certo evento inedito, visto che è stato raccontato da una infinita serie di figurazioni che trascorrono tutta la storia dell’arte. In particolare, nell’arte contemporanea si registra un intervento della musica nella struttura dell’opera d’arte, fino a ipotizzare un ruolo positivo alla sua assenza (si veda, ad esempio, l’esperienza di Cage).
In questo scenario di reciproche contaminazioni si inserisce la scelta di Giorgi e Marino di esporre i propri lavori visivi nel contesto “forte” dell’Istituto Mascagni, la realtà musicale più prestigiosa della città di Livorno. Gli artisti interpretrano in modo originale il rapporto tra contenente e contenuto, poiché il primo accoglie le opere visive, ma queste finiscono per assorbire l’aura del locus.
L’approccio di Fabrizio Giorgi con la musica è “fisico” e diretto. I suoi Strumenti metropolitani sono strumenti musicali, ma sono anche testimonianza di vita, costruiti con materiali delle discariche piegati ad una specificazione musicale ironica, comunque sostanziale; da essi emanano suoni duri, che, però, sono i suoni del mondo, e non possono essere ignorati da chi conosce la vita densa e aspra che pure scorre dentro la composizione da auditorium. Le opere di Giorgi impostano con il luogo un rapporto intenso, a tratti paradossale, che induce il visitatore a prendere atto della incongrua natura degli oggetti, ma anche della loro identità legata agli effetti sonori da essi prodotti,
Il rapporto di Giovanna Marino al mondo della musica è, invece, lirico, consonante, teso alla ricerca dell’anima della musica, individuata nell’armonia dei rapporti tra pure forme geometriche.. È una ricerca che scende nel profondo, investe lo scenario psicologico che sta a monte della composizione musicale e procede individuando nuclei linguistici dotati di propria “voce”, frasi e gruppi sonori che l’artista definisce Isole musicali. Il processo di reciproco condizionamento non è, in Marino, rude ed esplicito, ma indiretto e mediato, per questo stimolante, ricco di aperture armoniche piuttosto che di convenzionali rappresentazione di forme.
Bruno Sullo
MUSICA E ARTE
Ipotesi di un rapporto creativo
Mostra all’Istituto Superiore di Studi Musicali
“P. Mascagni”
Palazzo Gherardesca, Via G. Galilei 54, Livorno
Dal 30 maggio al 21 giugno 2008
Inaugurazione venerdì 30 maggio ore 17,30
Un incontro tra arte e musica non è certo evento inedito, visto che è stato raccontato da una infinita serie di figurazioni che trascorrono tutta la storia dell’arte. In particolare, nell’arte contemporanea si registra un intervento della musica nella struttura dell’opera d’arte, fino a ipotizzare un ruolo positivo alla sua assenza (si veda, ad esempio, l’esperienza di Cage).
In questo scenario di reciproche contaminazioni si inserisce la scelta di Giorgi e Marino di esporre i propri lavori visivi nel contesto “forte” dell’Istituto Mascagni, la realtà musicale più prestigiosa della città di Livorno. Gli artisti interpretrano in modo originale il rapporto tra contenente e contenuto, poiché il primo accoglie le opere visive, ma queste finiscono per assorbire l’aura del locus.
L’approccio di Fabrizio Giorgi con la musica è “fisico” e diretto. I suoi Strumenti metropolitani sono strumenti musicali, ma sono anche testimonianza di vita, costruiti con materiali delle discariche piegati ad una specificazione musicale ironica, comunque sostanziale; da essi emanano suoni duri, che, però, sono i suoni del mondo, e non possono essere ignorati da chi conosce la vita densa e aspra che pure scorre dentro la composizione da auditorium. Le opere di Giorgi impostano con il luogo un rapporto intenso, a tratti paradossale, che induce il visitatore a prendere atto della incongrua natura degli oggetti, ma anche della loro identità legata agli effetti sonori da essi prodotti,
Il rapporto di Giovanna Marino al mondo della musica è, invece, lirico, consonante, teso alla ricerca dell’anima della musica, individuata nell’armonia dei rapporti tra pure forme geometriche.. È una ricerca che scende nel profondo, investe lo scenario psicologico che sta a monte della composizione musicale e procede individuando nuclei linguistici dotati di propria “voce”, frasi e gruppi sonori che l’artista definisce Isole musicali. Il processo di reciproco condizionamento non è, in Marino, rude ed esplicito, ma indiretto e mediato, per questo stimolante, ricco di aperture armoniche piuttosto che di convenzionali rappresentazione di forme.
Bruno Sullo
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